2.13.2008

argonauti nell'acido

quante persone con le scarpe a punta... (risate di morti, poi applausi)

sodoma -questo post fa schifo-
gomorra -sono d'accordo con sodoma...

questo è dedicato alla signora coi capelli alla val kilmer che si sente così lontana. dedicato a qualcosa di alto, come dio, satana, i tetti o i capelli del bovaz

2.11.2008

normodotati (stilizzazione, parodia e rivoluzione)

Stazione A
Lei è una ragazza grossa con le gambe lunghe, Paola. diesel attillati e stivaletti rosa a papera. “le brave ragazze vanno in paradiso, quelle cattive vanno dappertutto”. Un paio di occhiali gucci le coprono il viso paffuto corrucciato e specchiano lui e i suoi amici mentre fumano malboro rosse. Il suo grosso sedere la fa sentire a disagio.

Lui è snello e ha lo schiaffo. Marco. Indossa le converse modello stelline dorate e fuma malboro coi suoi amici parlando di macchine e motorshow.

Paola –sti cazzo di treni-
Paola ha una merit tra le labbra, ma non parte la fiamma dall’accendino violetto.
Marco –hanno rotto il cazzo, vero?-
Marco le porge il fuoco dello zippo.
Paola –minchia-
Paola aspira dalla sigaretta.
Marco –è tutta la settimana che è così, a tutte le ore. Bisogna prenderli a schiaffi, quelli-
Marco annuisce annuendo.

Paola –tu cosa fai su?-
Marco –economia, lascia stare. Un posto di merda, ti stanno tutti dietro. Ooh, ma chi cazzo siete? Marco urla “Ooh, ma chi cazzo siete” con un largo ghigno di autocompiacimento.

Marco –Tu invece che fai?-
Paola –io giurisprudenza-
Marco ride.
Paola –perché ridi?-
Marco –perché mi piacciono tutte ragazze che fanno giurisprudenza- ride ancora.
Paola arrossisce.
Marco prova a baciarla, lei si ritrae.
Marco –che c’è?-
Paola –non mi va, adesso-
Marco –okay-
Marco scrolla le spalle e si volta per andarsene.
Paola ci pensa.
Paola –no, hey. hey aspetta, io sono Chiara-
Marco –sì, certo. io mi chiamo Marcello ok? Ciao bella-
Marco si volta.
Paola ci pensa e lo trattiene per un braccio.
Paola –no, scusa. hai ragione, io sono Paola. Non so perché ti ho detto così, non lo so proprio-
Marco –vuoi che te lo dica io? Perché sei insicura-
Marco la bacia sulle labbra.
Paola risponde al bacio
(Passa una fila di minipony migranti alti una spanna da terra)
Marco la bacia sulle labbra.
(Barbie fa uno sgarbo imperdonabile a ken)
Paola risponde al bacio.
Marco la bacia sulle labbra.
Paola risponde al bacio.
Marco la bacia sulle labbra.

(passano 43 secondi durante i quali 2 righe (bacio/risposta) = 1 secondo)
Paola –la discografia degli of Montreal è di livello eccelso-
Marco –dopo i beatles si fa semplice, copiare i beatles-
Marco le infila tutto il dito indice nell’orecchio.
Paola –non copiano i beatles, li fanno propri e li rielaborano. Ma li hai sentiti i pezzi più elettronici?-
Marco –sì che li ho sentiti, ma hanno semplicemente cambiato impostazione e si sono snaturati. Ora sembrano un poco i lali puna e un po’ i scissor sisters. E i scissor sisters, baby. no eh…-
Paola estrae un innaffiatoio dallo zainetto e innaffia i piedi di Marco.
Paola –è normale. tutto sembra un po’ questo e un po’ quello. Dimmi chi riesce ad essere radicalmente originale, dai… Il punto invece è chi riesce ad ottenere i migliori risultati mescolando le cose più diverse-
(le lollypop fanno la pipì in cerchio)
Marco –zenzero e merda-
Paola –zenzero e merda-
Paola scodinzola insistentemente.
Marco smette di scodinzolare.
Marco –ma che senso ha mescolare zenzero e merda? Ti ascolti gli who, ti ascolti i television, mica ti ascolti quelli che li copiano e lanciano le pettinature-
Una pianta di zucche cresce sui piedi di Marco. intanto Marco estrae l’indice dall’orecchio di Paola.
Paola –per attirare l’attenzione, tutti lo fanno. Anche quelli che dici tu l’hanno fatto, che credi-
Marco –nobile-
Paola –nobile-
Marco –nobile-
Paola –nobile-
Marco –nobile-
Paola –nobile-
Marco –nobile-
Paola –nobile-
Marco –nobile-
Paola –stilizzazione, parodia e rivoluzione. Non c’è altro, ricordatelo-

Marco e Paola accarezzano la zucca che è cresciuta sui piedi di Marco e si baciano ancora appassionatamente.
(Un bambino di stoffa cancella “le brave ragazze vanno in paradiso, quelle cattive vanno dappertutto” dallo zainetto di Paola. Marco non si chiamerà mai Marcello)


Arriva un treno.
Arriva un altro treno. Poi un altro.