6.01.2010

falle della viabilità

la viabilità nei paesi e nelle piccole città del canavese equivale alla burocrazia, universitaria e non, che permea questa nostra contemporaneità di nostalgici e volpini. funziona pressapoco così: uno se ne sta lì in coda alla rotonda senza cespuglio, l'aria condizionata, condizionata soprattutto da una monetina da dieci cents che sbatte nell'impianto [DING! DING! DING! DING!] e vede la strada libera, calda, che incrocia dall'altra parte con tutte le pozze nere del caso che fanno tanto kuwait, new global. è la strada che gli permetterebbe di tornare a casa ed inizialmente gli pare tutto semplice, all'ingenuo. perchè è a soli due metri, certo. poi lui ci prova a girare ma no! divieto d'accesso. bisogna proseguire, prendere altre quattro rotonde, il sole negli occhi, occhio al cordolo, due semafori, schivare i nipoti della signora, farle il dito medio, cambiare pezzo, borbottare, cambiare ancora pezzo con aria di sdegno e poi tornare a due metri rispetto aL punto in cui era, a guardare un impaziente mangiafuoco che incrocia, mentre sbraita dietro ad uno scooterone. e poi, finalmente, essere liberi di andare a sbattere stremati contro il tour bus di alex baroni, quello che succede succede.

credo di avere la soluzione.
autoscontri. 10 km/h in autostrada e sbatti dove cazzo ti pare. così ti eviti di firmare 40 moduli per la constatazione amichevole, l'assicurazione, il risarcimento, la galera, l'alimentazione forzata